QUESTO MONDO È IL MIO GIARDINO PREDILETTO (PARTE II)

Indirizzo Lezione: https://www.youtube.com/watch?v=vsBU39DyJGs
Da: VirtualYeshiva

nuova lezione SUPER
basato sul Maamar 10 Shevat e Likute Sikhot vol 6

in memoria di Yaakov ben Shlomo veRachel pubblicato nel Shloshim – trentesimo dalla dipartita/petirà (5 Elul 5779)
IL CORPO È ETERNO O TEMPORANEO?
Quale È la Vera Essenza del Corpo?

In continuazione della 1° parte dove abbiamo visto come il mondo è il giardino prediletto di Hashèm e per questo dobbiamo raffinarlo e rettificarlo. Anche se il mondo sembra malvagio e possiamo rischiare di deprimerci di fronte a una missione “quasi impossibile”, il Re Salomone ci dice che non è così, poiché la nostra terra è il giardino preferito di Hashèm. Mondo che noi dobbiamo curare e perfezionare, poiché lo dobbiamo solo riportare alla sua natura originale, come era quando è stato creato.
Questo spiega il motivo per cui dobbiamo rettificare il nostro corpo, raffinare i nostri attributi, anche se poi il corpo torna a essere terra, come se avessimo lavorato per niente…
La risposta è che il corpo è eterno, quindi immortale, nella sua essenza, poiché così è stato creato da Hashèm. Solo dopo aver mangiato dall’albero del bene e del male il corpo, avendo assorbito il male – poiché ha goduto da esso – è diventato mortale.
Pertanto, per evitare che il male diventasse eterno, in opposizione al piano divino, il corpo doveva degradarsi e diventare mortale. Dio “aveva bisogno” di un mondo imperfetto, affinché potesse diventare la Sua dimora, anche nel mondo inferiore.
Tuttavia, esiste solo un osso che non trae nessun godimento dai pasti settimanali, esso è l’osso principale del corpo umano che non si decompone mai: l’osso di Luz, il quale trae godimento solo dal pasto del sabato sera (il quarto pasto dello Shabbat).
Questo osso non si decompone mai e da esso sarà ricostituito tutto il corpo, questo è il primo osso della colonna vertebrale.
Hashem ha voluto che questo osso non godesse di nessun pasto, oltre a quello dello Shabbat, affinché non assorbisse mai il male e mantenere, così, l’eternità del corpo che è la sua vera essenza.
Quando fatichiamo per migliorare noi stessi ricordiamoci che la vera essenza di ogni corpo è eterna.
Per questo la resurrezione dei morti non è una consolazione per stare bene, bensì è la verità ed è lo scopo finale di tutta la creazione.
Solo che allora i giochi saranno finiti, e non potremmo più fare la differenza…
OGGI POSSIAMO E DOBBIAMO APPROFITTARNE!

Dedico questa lezione al trentesimo di mio padre Yaakov ben Shlomo, che era un commerciante “normale” ma ha tanto voluto che io insegnassi la Torà che è il “miglior commercio al mondo”.

FONTEQUESTO MONDO È IL MIO GIARDINO PREDILETTO (PARTE II)

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