Rav A. Arbib – Vayikra 40 Il bestemmiatore di madre ebrea

Milano 19.2.2020
Il grave episodio del ragazzo che bestemmia, ponendosi all’opposto dal concetto di Kedushà (R. Y. Caro) con una reazione autoreferenziale al responso negativo del tribunale (Rashì in Sifrà e Midrash Tanchumà), con l’annullamento del Creatore e la conseguente sua estraneazione dal mondo (R. Levì) e con la ridicolizzazione e lo svuotamento del valore delle mizvoth (R. Berekhià). La descrizione dei diversi casi di chi maledice giudici e divinità estranee all’ebraismo (Filone di Alessandria e Zòhar) e la ricerca de rapporto col divino riconosciuta come valore in sé (Rav Kuk) prescindendo dalle modalità rituali. L’accento sull’autocontrollo dei sentimenti e sull’azione punitiva tenuta dal popolo d’Israele (Rambam, Sforno e Avrabanel) per una tale trasgressione. Riassunto V. Mizrahi
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FONTERav A. Arbib - Vayikra 40 Il bestemmiatore di madre ebrea

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