Indirizzo Lezione: https://www.youtube.com/watch?v=6bZ9J88YaCA
Da: Associazione Vedibarta Bam
Immagina che un uomo molto umile entri in casa tua. Come lo descriveresti? Con ogni probabilità starai immaginando qualcuno leggermente curvo, sguardo a terra, mite, anonimo. Probabilmente borbotterebbe: «Scusami per l’intrusione».
Eppure, la Torà chi descrive come la persona più umile del mondo? Moshè rabbènu. «Ora, Moshè era un uomo straordinariamente umile, più di qualsiasi persona sulla faccia della terra» (Bemidbar 12:3).
Moshè si oppose al faraone, dicendogli: «Lascia andare il mio popolo!». Compì un’azione coraggiosa e colpì l’egiziano che picchiava uno schiavo ebreo. Prese una posizione che ha richiesto una forza e un coraggio straordinari. Come si combina questo con l’essere umili? Stiamo chiaramente lavorando con una definizione errata, pensando che l’umiltà implichi mansuetudine o debolezza.
L’umiltà, invece, è: io sono un granello di polvere rispetto all’Onnipotente, e tutto ciò che conta veramente è fare la Sua volontà perché è giusta, veritiera e significativa. Se la cosa giusta da fare richiede di prendere posizione e confrontarsi con qualcuno, lo farò indipendentemente da ciò che potranno pensare gli altri.