Dai momenti di difficoltà alla gioia: il percorso di fede da seguire verso il Tikkun

La lezione di Rav Michi del 30 giugno scorso [Il video è in fondo all’articolo, ndE], che ho seguito con grande interesse come sempre, ha messo in evidenza concetti importanti e, soprattutto, utili a tutti quelli che, nei momenti di difficoltà (che spesso capitano nella propria vita) si lasciano invece andare a crisi, sconforto, preoccupazione, ansia.

Rav Michi ci ha spiegato che, quando sei in difficoltà, non devi piangerti addosso, non devi gettarti nello sconforto, perché tale reazione, tale comportamento, non serve proprio a niente, non ti dà alcun beneficio, non ti porta positività! Il preoccuparsi non aiuta a niente. Ti fa solo peggiorare. Aumenta la negatività.

Nei momenti difficili occorre invece ringraziare HaShem per quello che, sicuramente, hai di buono dentro di te. Comincia a saltare, correre, ballare, cantare ed esprimere la tua gratitudine ad HaShem! Vedrai che, come conseguenza, ritroverai subito fiducia in te stesso e questo ti porterà ad accrescere la tua positività, il tuo buon umore, la tua felicità.

Essere positivi e felici porta Bene e Benedizioni. La felicità rafforza la fede!

Sono felice perché credo in HaShem che mi aiuta. Di cosa dovrei preoccuparmi? E se ho fede allora posso percorrere la strada del Tikkun con forza, decisione, sicurezza.

Vorrei aggiungere qualche mia considerazione a totale supporto di quanto detto ieri sera, basandomi su alcune conoscenze di naturopatia. Quando si svolge una qualche attività fisica, per esempio fare una corsa (jogging), oppure ballare al suono di una bella musica, cantare con gioia o anche semplicemente ridere a lungo o mangiare qualcosa di appetitoso, la ghiandola ipofisi, situata alla base del nostro cervello, produce alcune sostanze (neurotrasmettitori e ormoni) chiamate “endorfine”, che promuovono la sensazione di benessere fisico e mentale (benessere psicofisico, buon umore, sensazione di “felicità”). Tale risultato si può ottenere anche con la meditazione, le tecniche di rilassamento e l’agopuntura, per chi è veramente pratico di queste metodologie.

A livello fisico, le endorfine attenuano il dolore e l’infiammazione, supportando anche le difese immunitarie. A livello psicologico, riducono lo stress, la depressione e gli stati di ansia, agendo sul tono dell’umore e sui livelli di autostima. In aggiunta, impattano sull’efficienza mentale, sostenendo la memoria e le altre funzioni cognitive.

Ascoltare buona musica, cantare, ballare, ridere, dormire e immergersi nelle interazioni sociali positive sono abitudini che favoriscono la produzione di endorfine, così come lo è uno stile di vita complessivamente equilibrato.

L’esercizio fisico dovrà configurarsi come un momento di sfogo e distensione, e inserirsi nella “giornata tipo” senza arrecare stress o sovraccarichi di incombenze. Gli eccessi vanno evitati, così come gli inizi esplosivi: per qualsiasi attività, dunque, è preferibile un approccio graduale nei tempi e nell’intensità. Non fare una corsa troppo lunga ed impegnativa se non si è preparati, ma partire con una passeggiata “veloce”, con un incremento quotidiano, possibilmente.

I balli Chassidici, per esempio, sono un potente strumento per incrementare lo stato di benessere. I balli chassidici sono una forma di espressione spirituale che cerca di connettersi con HaShem attraverso il movimento e la musica. La danza, accompagnata da canto e musica, è considerata sia un mezzo per raggiungere l’estasi sia una forma di preghiera. I chassidim, attraverso il movimento e la gioia, elevano l’anima per avvicinarsi ad HaShem. 

Ringrazio per l’attenzione,

Vittorio Haim Maestro

01/07/2025