Cosa hai perso?

“Se perdi i tuoi soldi, non hai perso nulla. Se perdi la salute, hai persa la metà. Ma se perdi la speranza, hai perso tutto. ” Questo è uno degli insegnamenti che il devoto Chassid Rav Mendel Futerfas, ci trasmette. La Speranza. Come viene spesso citato: “La speranza è l’unica cosa più forte della paura”. È chiaro che la speranza è un fattore chiave nelle nostre piccole e grandi battaglie e vittorie quotidiane. È un fattore chiave nella nostra battaglia contro l’oscurità di Galut.
Atzei shittim, legno di acacia, è stato uno degli ingredienti principali nella costruzione del Mishkan. Viene utilizzato per costruire le pareti del mishkan. Ma ci siamo chiesti come gli ebrei tirarono fuori degli alberi di acacia nel bel mezzo del deserto?!
Rashi cita un midrash spiegando che quando era in Egitto, Yacov (Giacobbe) aveva previsto l’uscita della nazione ebraica dall’esilio e la conseguente costruzione del mishkan. Pertanto, piantò quegli alberi, atzei shittim, e chiese ai suoi figli di prenderli e portarseli dietro una volta che avrebbero lasciato l’Egitto.
Ma Yacov non aeva semplicemente piantato degli alberi. Jacob piantó qualcos’altro, di molto forte e potente. Egli fece in modo che un semplice seme di acacia facesse crescere la speranza. Gli alberi che hanno iniziato a crescere nel mezzo dell’oscurità e del disagio dell’esilio egiziano, furoni una scintilla di luce e speranza. Funzionavano come un collegamento tra il passato e il futuro. Gridando agli ebrei scoraggiati e afflitti “siamo qui per uno obiettivo molto preciso, qualcosa di molto elevato, che sarà infine la nostra destinazione! Ciò significa che anche tu sei destinato a raggiungere un posto più elevato, non rimarrai qui a lungo!” E così, la semplice vista di questi alberi qua, agiva come uno strumento significativo per trovare la speranza. Quella speranza che avrebbe mantenuto gli ebrei forti durante il dolore dell’esilio.
Yehi ratzon, diciamo ogni giorno nelle nostre preghiere, sheibane beit hamikdash bimera beiamenu. Che venga costruito il Beth Hamikdash al più presto, mentre i nostri cuori si riempiono di pura speranza.
Shabat shalom,
Mushki Piha Krawiec

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