“Non mi dite cosa fare!”


È una specie di motto che sviluppiamo verso l’età di 2/3 anni.
Il bimbo infatti già dallo svezzamento inizia a voler scoprire il mondo in una maniera tutta sua.
Vuole diventare indipendente, vuole esplorare, vuole capire. Vuole fare tutto da solo.
Tramite il mondo, già da tenera età, inizia a scoprire se stesso.
Questa tendenza, col tempo, cresce e prende una forma tutta sua. Il bimbo diventa un ragazzo, e infine un adulto. Imparando ad esprimersi, ad esprimere le sue capacità, i suoi talenti, il suo carattere unico.
Perché Hashem c’ha creato tutti in modo diverso. Ognuno è unico.
La Parasha di Naso ci illustra questo concetto, tramite le offerte portate dai leaders di ogni tribù.
Infatti, ciascuno porta un’offerta ad Hashem che è assolutamente identica alle altre, eppure, il passaggio che riguarda tale offerta, viene ripetuto 12 volte, individualmente per ognuno dei leader.
Il Rebbe si chiede quale sia il bisogno di ripetere lo stesso passaggio così tante volte, specialmente quando la Torah sta molto attenta a non ripetere inutilmente neanche una parola. La sua risposta illuminante da psicologo, pedagogico del 2021, ha proprio a che fare con l’individualismo.
Sì è vero che ogni leader deve portare lo stesso korban, offerta, ma nonostante ciò, ognuno lo fa in una maniera diversa! Hashem vuole sentire “il touch”, unico e prezioso della persona. Vuole sentire che ci mettiamo l’anima.
I giovani lo sanno bene, loro sono i primi che vogliono essere sentiti, che vogliono fare sicuro che il mondo li accetta per quello che sono.
Ai maestri viene chiesto di prestare attenzione alle differenze particolari di ogni studente.
I designer devono seguire un certo stile, che possano fare riconoscere l’identità unica del brand.
E questo è valido anche per i ragazzi nelle yeshivot che indossano la stessa camicia bianca e pantalone nero.
Ognuno deve seguire una certa linea, conformandosi a date regole, eppure ognuno lo fa in modo diverso.
E questo è quello che Hashem vuole.
Hashem vuole che seguiamo la Sua via,
Che tutti osserviamo le stesse Mitzvot,
Eppure vuole vederci. Vuole sentire la nostra impronta unica, il nostro stile.
Vuole che usiamo la nostra immaginazione, il nostro entusiasmo, la nostra dentità, la nostra anima.
Essendo conformi e distinti allo stesso tempo.
Portando la nostra luce individuale in questo mondo.
Shabbat Shalom,
Mushki Piha Krawiec ♥️

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