Rav A. Arbib – Shemòt 38 – Parashà di Beshallàch – Il tradimento dell’acqua

Indirizzo Lezione: https://www.youtube.com/watch?v=vn0DzXSCYFU
Da: Rabbinato Milano

Milano 30.11.2016
La sete del popola ebraico a Refidim e la conseguente richiesta di acqua formalmente conseguente alla costruzione stilistica del testo (U. Cassuto) e motivata dalla sua assenza in un luogo desertico ((Rav Avraham ben Rambam) dal timore di non trovarne più nei giorni successivi (Or Hachaim) e da un bisogno effettivo creatosi in modo pretestuoso (Natziv di Volojin). Il terrore di Moshè di essere lapidato smentito dall’azione indicata da Dio per far scaturire l’acqua. La polemica sull’effettiva presenza di Dio tra il popolo, i bisogni materiali ai quali deve provvedere, la fede incondizionata (bitachon – Chazon Ish) ed il legame con l’episodio successivo dell’attacco di Amaleq (Rashì). Il rapporto intellettualistico con Dio a confronto con quello più semplice e diretto (Rav Wolbe) ed il pericolo di formulare domande che creano fratture.
Riassunto V. Mizrahi
Registrazione D. Piazza

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FONTERav A. Arbib - Shemot 38 Il tradimento dell'acqua

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